Covid e Gramsci
In questi giorni, sotto nevicate costanti e con la compagnia del virus, leggevo una piccola antologia di scritti di Gramsci. Il passaggio che riporto, a proposito di intransigenza e tolleranza, mi ha fatto particolarmente piacere.
Naturalmente questa tolleranza – metodo delle discussioni fra uomini che fondamentalmente sono d’accordo, e devono trovare le coerenze tra i principi comuni e l’azione che dovranno svolgere in comune – non ha a che vedere con la tolleranza, intesa volgarmente. Nessuna tolleranza per l’errore, per lo sproposito. Quando si è convinti che uno è in errore – ed egli sfugge alla discussione, si rifiuta di discutere e di provare, sostenendo che tutti hanno il diritto di pensare come vogliono – non si può essere tolleranti. Libertà di pensiero non significa libertà di errare e spropositare.
Antonio Gramsci – 8 dicembre 1917