Adriatico
Ti pensavo
su un canale ghiacciato,
e ti cercavo
nel grigiore del mare del Nord.
Quanto avrei voluto tradirti
col dolcissimo Mar Nero
e magari con l’Atlantico, magari.
Ma alla fine sono tornato, Adriatico.
A little bit of emotion
Ti pensavo
su un canale ghiacciato,
e ti cercavo
nel grigiore del mare del Nord.
Quanto avrei voluto tradirti
col dolcissimo Mar Nero
e magari con l’Atlantico, magari.
Ma alla fine sono tornato, Adriatico.
E troppo belli avevi gli occhi
e troppo bello urlare tutto
avere voglia di parlare
e trovarsi dappertutto
e troppo belli avevi gli occhi
ed i piedi tanto quanto
con cui andavi dappertutto
dove ti pensassi tanto
e troppo belli avevi gli occhi
e la voce di cui tutti
innamorarsi avean dovuto
senza sporgersi a guardarti
e troppo belli avevi gli occhi
e troppo bello ero anch’io
che a guardarti per davvero
mi sa che non ero io
e troppo belli avevi gli occhi
che a parlarti da vicino
mi sembrava di ascoltarli
d’esser quasi un po’ cretino
e troppo belli avevi gli occhi
troppo belli per scordarli
per svegliarsi un bel mattino
e per mettersi a cercarli
e troppo belli avevi gli occhi
troppo belle le carezze
troppo belli anche i colori
anche se privi di dolcezze
e troppo belli avevi gli occhi
e tutto quel che non capivo
che il mistero mi piaceva
anche se poi non dormivo
e troppo belli avevi gli occhi
e la pancia e tutto il resto
che se io non ti mangiavo
era solo per rispetto
e troppo belli avevi gli occhi
che dovevo salutarli
anche stanco e di passaggio
anche se per poco tempo
e troppo belli avevi gli occhi
e quella stella che mi amava
che se io non l’aspettavo
casomai lei si voltava
e troppo belli avevi gli occhi
e tutto quello che guardavo
che a pensare solamente
alla fine mi annoiavo
e troppo belli avevi gli occhi
freddi come quel gelato
che con tutto questo freddo
dopo tutto non mangiavo
e troppo belli avevi gli occhi
e il mio sangue si gelava
nudo sopra quella pietra
con il sol che tramontava.
25 Aprile, 17:02
“Piove ad Hyde Park, dalla mia panchina vista lago mi godo la leggera pioggerella, mi ero perso nella lettura di mie vecchie cose (ho anche trovato una storiella pubblicabile) quando il father di una famigliola ha esclamato un simpatico “it’s raining!”, mi sono messo un quaderno in testa, loro si sono divertiti mentre il mio nuovo ombrello made in China comprato in Italia è già stato fatto a pezzi dalla pioggia londinese.”
Un combattente con lo scudo sulle spalle tirava il fardello del suo carro colmo di aspirazioni.
Il suo cavallo era morto tirando quello stesso carro e l’uomo era rimasto da solo, abbandonato tra i monti da solo, costretto a tirare il suo carro.
Solo.
Un giorno camminava come sempre tirando il suo solito carico, quando in un bosco come tanti, giallo, verde, rosso e caldo, vide una indefinibile figura immersa tra le foglie.
La guardava affascinato ma non riusciva a riconoscerla.
Non riuscendo a capire il suo stesso cuore parlante lasciò, giusto un attimo, il suo carro e camminò verso quella visione, rallentò il proprio respiro fin quasi ad inaridire e giunse a contatto con quella figura perfetta.
Proprio in quel momento i corpi abbandonati sul carro ebbero un impercettibile sussulto ed il carro scese giù lungo le falde del monte lasciando lì un combattente solo e disperato.
Solo e ormai dimentico della figura che prima lo aveva così abilmente affascinato.
it’s time for you to dream
yes my darling dream
sleeping it’s too few
and surely not for you
so dream my darling dream
the night is just began
and i’m too far from home
my train is really slow
and legs hurt very hard
so dream my darling dream
one day i’ll be your sheep.
tarda ora ormai… ormai ?
il tempo dei cerchi non e` per gli ormai
per gli umani semmai
se mai potrai dimenticarmi
di certo non e` tardi.
alzarsi ? svegliarsi ?
tanto facemmo per addormentarci
no, non e` giusto sopraffarti
dai, continua a ripensarci
continua a massacrarci
non e` giusto assecondarti ?
forse e` meglio che lasciarti
giusto il tempo di estirparmi
giusto il tempo di lavarti
di pulirti
di ammazzarmi
giusto il tempo di scordarmi.
I like the beat
I like that trip
I like the beat
I like that shit
A little prologue in italian:
Negli ultimi tempi ho avuto in realtà poco tempo per tutto, ma ho comunque scritto qualcosa andando in giro, solitamente eviterei la pubblicazione di qualsiasi cosa a caldo per un certo rispetto che porto nei confronti miei e di chi mi stà intorno, oltre al fatto che tenderei a rispettare ogni sana abitudine vulcaniana, comunque sono successe un paio di non meglio precisate cose che mi hanno spinto a pubblicare quanto stò per scrivervi anche se dalla scrittura è passato troppo poco.
Un paio di citazioni che mi andava di inserire prima del componimento:
“I crimini senza vittime sono strumenti dell’oppressione patriarcale.” – Bruce Sterling
“Colui che sa non parla; colui che parla non sa.” – Lao-Tzu
“Quando cominciate a separare la gente dai loro fiumi che ottenete? Burocrazia.” – Jack Kerouac
Light
Candle
you know you know
shit happens twice
Candle
i know i know
better if bites
Candle
she knows she knows
it’s a little too sad
Candle
it’s finished, i bet.
Wonderful
I need water i need glue
i need socks and sleeping too
i need travels i need places
i need clouds and that’s ok
gimme some glue that i need it
gimme other windows and i’ll break them
gimme other moments and i’ll eat you
gimme nothing or i’ll kiss you.