A soldier
25 Aprile, 17:02
“Piove ad Hyde Park, dalla mia panchina vista lago mi godo la leggera pioggerella, mi ero perso nella lettura di mie vecchie cose (ho anche trovato una storiella pubblicabile) quando il father di una famigliola ha esclamato un simpatico “it’s raining!”, mi sono messo un quaderno in testa, loro si sono divertiti mentre il mio nuovo ombrello made in China comprato in Italia è già stato fatto a pezzi dalla pioggia londinese.”
Un combattente con lo scudo sulle spalle tirava il fardello del suo carro colmo di aspirazioni.
Il suo cavallo era morto tirando quello stesso carro e l’uomo era rimasto da solo, abbandonato tra i monti da solo, costretto a tirare il suo carro.
Solo.
Un giorno camminava come sempre tirando il suo solito carico, quando in un bosco come tanti, giallo, verde, rosso e caldo, vide una indefinibile figura immersa tra le foglie.
La guardava affascinato ma non riusciva a riconoscerla.
Non riuscendo a capire il suo stesso cuore parlante lasciò, giusto un attimo, il suo carro e camminò verso quella visione, rallentò il proprio respiro fin quasi ad inaridire e giunse a contatto con quella figura perfetta.
Proprio in quel momento i corpi abbandonati sul carro ebbero un impercettibile sussulto ed il carro scese giù lungo le falde del monte lasciando lì un combattente solo e disperato.
Solo e ormai dimentico della figura che prima lo aveva così abilmente affascinato.