Parigi val bene un HSF
Sono tornato ieri a casa dopo aver lasciato Parigi e la “Hacker Space Conference 2009”.
Dovrei forse scrivere un bel post riguardo la scena in Europa, gli hacklab, i francesi che sembra abbiano inventato cose che in italia avevamo nel 1996 (questa è cattiva ma ogni tanto ci vuole), insomma, un bel post che riguardi un evento.
Il problema è che io scrivo solo quello che mi passa per la mente e l’unica cosa che voglio fare è elencare dei punti che mi hanno colpito durante questa mia terza visita a Parigi:
- gli impianti elettrici sono un po’ ridicoli, così come le misure di sicurezza (immagino che scendere oggetti ingombranti tipo un water con una corda dal terzo piano su un marciapiede o avere locali senza uscite di sicurezza siano esempi validi)
- divento sempre più asociale negli eventi, raramente rivolgo la parola a qualcuno, il che potrebbe essere interpretato come il raggiungimento del nirvana, o col finale collasso del mio sistema nervoso
- ho tenuto il mio primo talk (collettivo ma sempre talk) in English ed è andata bene, meglio di quanto prevedessi, il mio vocabolario è sempre ridicolo se paragonato a quello di un bimbo inglese di 10 anni ma sono contento ugualmente, come in Italia ho riscosso delle risate (soprattutto da parte del pubblico femminile) il che significa che mi sono comportato bene
- mi aspettavo peggio dal punto di vista linguistico, mi sono rifiutato di parlare del finto francese e ho parlato solo in inglese, la gente capisce ma spesso capiscono più i “civili” che gli addetti ai servizi, ad esempio big up per la ragazza che mi ha dato indicazioni fuori dall’aeroporto (dato che il conducente dell’autobus mi ha detto che non parlava inglese e che potevo chiedere alle altre persone presenti in fermata) e mi ha poi insegnato ad usare i completamente “user unfriendly” distributori di biglietti, shame sulla bella cameriera di un centro commerciale alla Defense che non ha capito cosa fosse una “bottle of Coke” ed è entrata nel panico più totale
- i francesi maschi sono sembrati un po’ più rudi nei modi, almeno nei miei confronti, le ragazze francesi oltre ad essere molto belle di viso sono mediamente più simpatiche dei loro maschi, piuttosto intelligenti (interessanti i discorsi di linguistica avuti in loco) e, ringraziamo le loro divinità per questo, portano la gonna (non è un commento metaforico ma proprio stilistico) anche se non sempre scarpe adeguate alla situazione, ma tant’è, se volete trovare moglie provate a farvi comunque un giro a Paris 😉
- la banlieu sud mi è sembrata molto meglio di quella nord dove ero stato nelle precedenti visite
- sono stato alla festa di sabato sera dentro lo HSF e, oltre a della immondizia pseudo industrial, ho ascoltato un po’ il concerto dei “Marijane Miracle” (simpatici e divertenti) ed un DJ francese abbastanza giovane e bravo di cui però non ho capito il nome
- a proposito di parties come noi i ragazzi si portano dietro dei beveroni alcolici per spendere meno, ad un certo punto erano comunque tutti completamente ubriachi, ho raccolto un tizio che è caduto per le scale facendomi temere per la sua sopravvivenza ma che alla fine sembra essere sopravvissuto, panico e battito accelerato dovuto all’immedesimazione nel personaggio, I suppose 🙂
Aggiungo che forse porto sfortuna, a Febbraio sono stato ad Amsterdam ed il giorno dopo il mio ritorno in Italia è caduto un aereo, ieri sono tornato da Parigi ed è successa la stessa cosa, bha.
Cosa ho imparato e/o prodotto ?
Niente di trascendentale devo dire, ho sentito un paio di cose carine ma non mi sono entusiasmato per niente, tranne che per gli occhi di un’austriaca a cui ho scritto dei versi in preda all’estasi mistica, versi che probabilmente pubblicherò una volta fatti fermentare (continuo a non credere alla poesia emotiva ma solo alla poesia indotta dall’emozione).
Queste sono le foto che ho scattato, per commenti ed insulti random fate voi.
2 Replies to “Parigi val bene un HSF”
Sicuro che si trattasse di “poesia indotta dall’emozione”, piuttosto che “dall’alcool?” 🙂
Vorrei organizzare un fine settimana lì con Elena, ma dubito che avrò mete industrial in quell’ocasione 🙂
Ho bevuto solo il primo giorno per festeggiare un compleanno, per il resto solo black coffee 🙂
P.S. da Roma i voli per Paris – Orly sono a buon prezzo con easyjet.