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L’Aquila

L’Aquila

Io sono nato a Pescara, ho viaggiato molto ma comunque ho vissuto a Pescara gran parte della mia vita, questo almeno fino al 2004 quando nel Settembre sono andato a studiare e vivere a L’Aquila.

Sono stato a L’Aquila costantemente per tutti questi anni fino alla mattina del 6/4/2009, a L’Aquila mi sono laureato in informatica, a L’Aquila ho conosciuto tanta gente, sono tornato a fare attività  politica e sindacale, ho imparato tante cose, vissuto tanto.

Sono scappato la scorsa mattina lasciando una casa che non è mia, ovviamente, pensando che tante persone non possono andarsene in tranquillità  come me perchè quella è la loro città  e lì hanno tutto, ma lasciare casa è stato brutto, ricordarla la settimana precedente, piena di tutti i miei amici, tutti in festa, non è una cosa molto felice.

Vedere in TV tutte le vie che ero abituato a percorrere giorno e notte, ricordare le vie deserte e tranquille dove passeggiavo dopo aver visto un film al cinema e non riconoscerle, pensare al fatto che stavo studiando per la magistrale, che avrei avuto degli esami nel giro di qualche settimana e che adesso in pratica non c’è più un’università.

Pensare a tutti gli studenti che sono scomparsi perchè qualche bastardo ha pensato di riempire case vecchie e fatiscenti di studenti in nero che “non fanno tante domande” e hanno semplicemente bisogno di un posto per dormire.

Pensare alla vita finita, al fatto che ci vorrà tanto tempo per riavere una vera città con la gente in strada, i negozi, i bar, i locali, gli studenti, pensare che forse a L’Aquila non tornerò più a vivere, pensare che qualcosa è finito, che anche persone che conoscevo sono morte, colleghi e parenti di amici.

Tutto questo pensare ha cominciato a scocciarmi, spero che tutti gli amici aquilani riescano a rialzarsi e ridare anche a noi che siamo scappati una speranza per il ritorno.

Mi dispiace L’Aquila, avrei voluto lasciarti in condizioni migliori, avrei voluto andare via lasciando il posto ad una nuova generazione di studenti e guardarti da lontano, pensare alla tua bellezza negli anni in cui studiavo lì, invece sono andato via in pigiama mentre tu cadevi davanti ai miei occhi.

Mi dispiace, semplicemente mi dispiace.

Time keeps moving

Time keeps moving

È da tempo che non scrivo qualcosa qui e qualcuno avrà anche notato che alcune cose qui pubblicate sono sparite.

Bene, il motivo è che ho sdoppiato la mia attività in rete facendo diventare questo uno spazio più personale e di riflessione, mentre le cose più tecniche le ho spostate su alessio.sclocco.eu.

Notizie dell’ultimora per tenerci aggiornati:

  • Mi sono laureato;
  • Non sono più membro del direttivo di Metro Olografix e quindi nemmeno più presidente (ma sono comunque socio);
  • Continuo a vivere a L’Aquila ma spero di andare a vivere ad Amsterdam ad Agosto;
  • Da pochi giorni il mio caro portatile data è stato sostituito da un nuovo portatile battezzato “barnabo“;
  • Sto imparando a fare fotografie, giusto per aggiungere altre attività alla vita.

Non ho intenzione di abbandonare questo spazio ma, dato che lo userò per cose più personali e di riflessione, vi consiglio di aggiungere ai vostri bookmark/reader anche il sito che vi ho indicato prima 🙂

Una conversazione

Una conversazione

M: non si può!
I: probabilmente no
I: ma cosa ?
M: sicuramente no
M: andare via
M: senza avvisare
M: senza dire niente
M: non si può
M: dovrebbero vietarlo
M: ci vorrebbe uno che lo vieta
M: che arriva e dice
M: “non si può”
I: bhe
I: casomai renderebbe tutto solo piu’ complicato
M: non sei d’accordo?
M: può darsi
M: però sarebbe di consolazione per qualcuno
M: o no?
I: salutarsi e’ bello
I: ma casomai chi se ne deve andare non reggerebbe una cosa del genere
M: dici?
I: io preferirei non dover salutare
M: forse anch’io

Anniversari: Metro Olografix CAmp 2008

Anniversari: Metro Olografix CAmp 2008

Nel 1998 mi sono imbattuto in una splendida associazione di nome Metro Olografix, nello stesso anno mi sono imbattuto nel sistema operativo che uso ancora oggi (GNU/Linux), non dovrei scrivere post commemorativi ma dovevo in qualche modo dire al mondo che questo Agosto, dal 21 al 24, si terrà la seconda edizione del Metro Olografix CAmp (MOCA per gli amici).

A soldier

A soldier

25 Aprile, 17:02
“Piove ad Hyde Park, dalla mia panchina vista lago mi godo la leggera pioggerella, mi ero perso nella lettura di mie vecchie cose (ho anche trovato una storiella pubblicabile) quando il father di una famigliola ha esclamato un simpatico “it’s raining!”, mi sono messo un quaderno in testa, loro si sono divertiti mentre il mio nuovo ombrello made in China comprato in Italia è già stato fatto a pezzi dalla pioggia londinese.”

Un combattente con lo scudo sulle spalle tirava il fardello del suo carro colmo di aspirazioni.
Il suo cavallo era morto tirando quello stesso carro e l’uomo era rimasto da solo, abbandonato tra i monti da solo, costretto a tirare il suo carro.
Solo.
Un giorno camminava come sempre tirando il suo solito carico, quando in un bosco come tanti, giallo, verde, rosso e caldo, vide una indefinibile figura immersa tra le foglie.
La guardava affascinato ma non riusciva a riconoscerla.
Non riuscendo a capire il suo stesso cuore parlante lasciò, giusto un attimo, il suo carro e camminò verso quella visione, rallentò il proprio respiro fin quasi ad inaridire e giunse a contatto con quella figura perfetta.
Proprio in quel momento i corpi abbandonati sul carro ebbero un impercettibile sussulto ed il carro scese giù lungo le falde del monte lasciando lì un combattente solo e disperato.
Solo e ormai dimentico della figura che prima lo aveva così abilmente affascinato.