Sikula Reggae Festival

Sikula Reggae Festival

Un racconto dal Sikula Reggae Festival.

Abballa Rosolini Abballa, ca sta musica nun more mai….
Quante volte ho sentito la voce roca del dj reggae pronunciare questa frase durante i giorni del Sikula Reggae Festival.
Forse troppe.

Mercoledi` 7 Agosto

“Viva il duce, voglio dire viva mussolini“.
Cosi` ci saluta la stazione di Pescara, coi suoi cari, vecchi, scoppiati reduci del ventennio che pare dicano “ah, quando c`era lui i treni arrivavano in orario“.
Ma ora che sono di nuovo al governo, i treni arrivano lo stesso in ritardo.
Questa si chiama allegria, liofilizzata certo ma sempre allegria.
Un sacco di cose da portare, cose PESANTI pergiunta.
Una citta`, Roma, che ogni volta combina qualche guaio, una citta` che ricorda la frase “Libera l`hacker che e` in te!“ e che ha amato certamente questa frase il 16 Marzo 2002, ma che oggi l`ama di meno, e forse ama di meno un po` tutti noi.
Stazione Termini.
Arrivano due agenti che puntano dritti su di me, rimasto solo a custodire le inestimabili ricchezze che trasportiamo, domande, chi siete, cosa fate, cosa c`e` scritto sul cartello, dove andate.
Mi dispiace che succeda, sono gentile, un agente parla alla radio, mi ordinano di tenere il cartello girato e di non farlo vedere in giro.
Cosi` come sono arrivati, scompaiono nella stazione.
Ricordo poco prima una simpatica chiacchierata, come ci si diverte con le parole crociate de “la repubblica“ in un pomeriggio d`agosto.

“Suonatore che piace ai serpenti ?“
“Riccardo Cocciante.“
“Il personaggio del giorno e` Sergio Cofferati, qual`e` il gioco preferito dal personaggio del giorno ?“
“Scacchi cinesi.“
“E che sono ?“
“Io conosco la dama cinese.“
“E` proprio un cruciverba da DS.“

Qualcuno ha scritto “VASCO“ con l`accendino sul soffitto del nostro scompartimento, altri hanno riempito il gabinetto con scritte da simpatici nazisti e ultra` della lazio, discorsi che scorrono via assieme alle rotaie, piu` si avvicina il sud e piu` aumenta il delirio.

“Hai perseverato.“
“Errare e` umano, perseverare e` diabolico.“
“Ma tu le sai clonare le carte di credito ?“
“Ma perche` mai uno dovrebbe clonare delle carte di credito !“

Ma la notte si sà è lunga ed i guai con la legge non finiscono mai, basta arrivare a Messina e lo scompartimento si popola.
Eravamo in tre, adesso siamo in cinque piu` un cane.

“Mani in vista e chiudete la finestra.“
“Di dove siete ?“
“Pescara.“
“A posto, l`ultimo chiuda la porta.“

Guardia di finanza, basco verde con cane al seguito e agente in borghese.
Ero troppo stanco per capire, loro erano troppo ligi al dovere per avere pieta` di un ragazzo assonnato.
Il cane ha fatto il suo giro sui nostri giacigli e tutto e` finito.
I cani non riescono ad annusare l`informazione indipendente.
O forse si` ?

Giovedi` 8 Agosto

“Stazione di Giarre Riposto, il treno proveniente da Roma Termini e diretto a Catania-Siracusa e` in partenza.“
“Chiudi.“
“Chiudi.“
“Chiudi.“
“Dove ?“
“Mpapi` !“

Granita alle mandorle e brioche, la sicilia orientale e` in grado di regalare tali prelibatezze che non posso certo farmi sfuggire.
Incontro con un padovano che va verso il Sikula anche lui.
Racconti di vita, di centri sociali del nord-est, di colli euganei.
Nascono storie e leggendo, nasce anche il soprannome “geronte“ per uno di noi cari allegri viaggiatori pescaresi.
Rosolini e` un inferno di calore, basta uscire dal vagone del simpatico regionale siciliano per sentire l`afa, e siamo ancora all`ombra.
Siamo nel profondo sud, tra Siracusa e Ragusa, zoccolo dello stivale.
La fortuna decide di baciarci con una insolita passione, mentra avanziamo carichi dei nostri pesi e delle nostre preoccupazioni lungo il paese incontriamo il nostro salvatore, che di nome fa Antonio.
Ci accompagna in macchina alla cava, distante tutti i chilometri che durante la preparazione di questo viaggio in treno non avevamo previsto.
Grazie Antonio.
Il battesimo e` compiuto.
La cava e` meravigliosa, piantiamo la tenda sotto un carrubo, siamo solo tre tende al momento in tutto il campeggio, il nostro posto e` fresco ed accogliente, la tenda colorata di giallo, rosso e azzurro.
Eravamo tre tende, alla fine saremo centinaia di tende e giacigli di fortuna che danno riparo a migliaia di persone.
Lo stand lo montiamo nella zona di “Territori di voci e memorie“, sotto al sole cocente, tanto cocente da cancellare le scritte a spirito sul cartellone nel giro di poche ore.
Requiem per il cartellone che non ha fatto ritorno a Pescara, che la calda Sicilia possa offrirti per sempre la dimora che in questi mesi ti ha offerto la fresca ombra di Radio Citta`.
Niente energia elettrica nel campeggio, tanto meglio, accenderemo fuochi.
Niente campo per i cellulari, tanto meglio, riposeremo in quel mitico e sconosciuto 2% del territorio nazionale che non e` coperto da reti di telefonia mobile.
All`entrata del paese nascono come funghi posti di blocco della polizia che ferma i non residenti.
Nascono come funghi e intanto cercano anche i funghi.
Adelante.
Si pranza con tonno, mangiato liscio direttamente dalla scatoletta, e carrube raccolte dagli alberi con sommo gaudio e qualche urlo animalesco.
Se solo non ci fossero i cavalli liberi all`interno del campeggio potremmo anche riposare, ma i cavalli ci sono, e hanno la simpatica abitudine di tentare l`entrata in tenda.
E, dulcis in fundo, con i cavalli arrivano anche le mosche, orde di mosche e di altri insetti mai visti invadono la mia dolce tranquillita`.
Arrivederci e grazie.

Venerdi` 9 Agosto

Sveglia alle 8.
Sveglia imposta da quelli dello “Stone Mama“ che hanno deciso che questa e` l`ora per cominciare a mettere musica.
Tutti sapremmo dove mettergli la musica a quest`ora ma che ci volete fare, un reggae festival e` e rimane pur sempre un reggae festival.
La doccia all`aperto che ricorda tanto un campo di concentramento ci attende, e noi non ci facciamo aspettare troppo a lungo.
Abbiamo dei braccialetti di plastica rossi che ci hanno dato il giorno prima, con questi braccialetti possiamo entrare ed uscire dall`area del festival, possiamo mantenere bianco uno dei nostri polsi e fare tante altre cose, compreso estirparci i capezzoli mentre ci insaponiamo (ognuno se stesso) sotto la doccia.
Estirpazione fu.
Ed urla seguirono.
Comincia la calata nella cava da parte di orde di ragazzi festaioli, di sciamani, di rastoni, di siciliani, di stranieri, di padani, di maestri jedi in vacanza, hacker e mediattivisti, contadini e venditori di bong, ognuno arriva e si sistema, saremo migliaia, saremo troppi per questo ambiente.
Sicuramente troppi.
Servono sedie nel media center, ma il bar non vuole darcele.
Io ed Asbesto prepariamo un`azione di guerriglia, ci avviciniamo lentamente al prato dietro al bar, Asbesto si piazza dietro la staccionata, io entro, mi siedo ad un tavolo con un ragazzo ed una ragazza, li tranquillizzo dicendo che ero li` solo per prendere delle sedie.
C`e` un mucchio di sedie sotto degli oleandri, all`improvviso scatto, comincio a tirarle verso la foresta verde e scarlatta degli oleandri, Asbesto mi raggiunge e insieme cominciamo a correre con queste sedie per portarle a destinazione.
Missione compiuta.
Non so` perche` ma monto varie tende della protezione civile, quelle verdi che potrebbero benissimo essere case se avessero un pavimento e non volassero via col vento.
Una volta provato questo piacere e` difficile vivere senza.
Scopro intanto un`altra funzione dei braccialetti rossi che abbiamo al polso, e come per i capezzoli si tratta di un`altra funzione dolorosa.
Il caldo insopportabile gonfia le braccia, ma non il bracciale, che amabilmente cinge il mio polso con sempre piu` enfasi.
Forse mi ama, e non ho certo le forze per resistergli.
Intanto il mitico turismo sostenibile ci precede.
In Sicilia c`e` il problema dell`acqua, ma le amministrazioni vogliono costruire in queste zone dei campi da golf, oasi piene d`acqua per ricchi turisti stranieri.

“Venite da Pescara voi ?“
“Si`.“
“Qui ?“
“Si`.“
“Bravi.“

Distribuiamo dossier sul Gran Sasso oltre a materiale preso dal sito, e raccogliamo anche le firme per l`adozione del software libero nella pubblica amministrazione.
Durante la presentazione del Freaknet Medialab arriva da Shining l`invito a venire a firmare la petizione al nostro banchetto.
La raccolta firme non andra` male, in due giorni raccoglieremo ben 27 firme e, tenendo conto del fatto che pur di non avere contatti umani invece che parlare con i presenti lasciavo dei biglietti con l`invito a firmare e che spiegare con questo metodo per cosa fosse tale petizione a persone che in qualche caso non sapevano cosa fosse il software, non e` andata per niente male.
La malinconia serale, che brutta malattia.

“Ti ho fatto una foto, ti sei arrabbiato ?“
“No.“

In foto vengo male, chissa` perche` fotografarmi.
Va anche via la luce, la cava al buoi, senza occhiali vedo una infinita` di stelle.

Sabato 10 agosto

Cos`e` che abbiamo concluso in questo viaggio ?
Niente forse, o forse un sacco di cose.
Esperienze e contatti, contatti con gli altri media e non solo siciliani.
Per quanto abbia avuto dei limiti, l`iniziativa e` servita a molto, almeno ad un “vecchio“ pescarese come me.
I catanesi scazzano tra loro, ma con tutti riusciamo a trovare delle strade per possibili collaborazioni, per futuri progetti comuni.
Alla meno peggio abbiamo passato due giorni di relax.
Devo prendere l`espresso per Palermo, andro` a starmene un po` nella conca d`oro.

Abballa Rosolini Abballa, ca sta musica nun more mai.
Abballa si`.
Abballa Rosolini.
Abballa bella.
Abballa si`.
Bella storia.

One Reply to “Sikula Reggae Festival”

Leave a Reply to ignos Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.